giovedì 3 marzo 2016

1324 la battaglia di Lutocisterna

1324 la battaglia di Lutocisterna

di Sergio Sailis
 
Il 1 marzo 1324 (o il 29 febbraio secondo altre fonti) i pisani, capitanati da Manfredi di Donoratico, vengono pesantemente sconfitti nella battaglia campale di Lutocisterna (nei pressi di Cagliari zona Santa Gilla/Fangario) ad opera dei catalano-aragonesi al cui comando c’era personalmente l’Infante Alfonso.
Le truppe di Pisa, composte oltre che da pisani anche da mercenari reclutati nella penisola e in Germania nonchè da contingenti sardi, vengono sbaragliate dagli iberici e lo stesso Manfredi, gravemente ferito nello scontro, riesce a stento a fuggire dal campo di battaglia rifugiandosi a Castello di Castro; sarà in seguito per questo accusato di vigliaccheria dai propri concittadini (a Pisa infatti il dominio Ranieri di Donoratico, padre di Manfredi, era messo in discussione da una fazione contraria che faceva capo a Castruccio Castracani, signore di Lucca e alleato degli aragonesi) ritenendolo il maggior responsabile di questa sconfitta che, in effetti, pregiudicherà il dominio pisano nell’isola e alla necessità per il Comune di dover sottoscrivere la prima pace tra le due potenze nel giugno dello stesso anno.
L’Infante Alfonso, anch’egli rimasto ferito e disarcionato nello scontro, in segno di ringraziamento per la vittoria e per lo scampato pericolo fece edificare nel luogo della battaglia una cappella dedicata a San Giorgio e negli anni successivi, dopo la conquista di Cagliari, la ricorrenza veniva festeggiata nella città ormai diventata catalano-aragonese.
Alcuni decenni dopo, nel 1360, Pietro IV incarica (nell'immagine) Ramon d'Empuries di far realizzare una croce in pietra con un epitaffio nelle località "Riu de Cisterna" nel punto in cui suo padre Alfonso venne disarcionato durante la battaglia di Lutocisterna.
 
img. ACA Barcellona
 

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