mercoledì 23 marzo 2011

PAU (Guasila)

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PAU
di Sergio Sailis

Nomi alternativi:


Descrizione e localizzazione geografica:
I.G.M.: Foglio 548 sezione IV – Senorbì, scala 1:25.000
Si trovava a circa 1,4 km a sud est di Segariu e 3,5 km a ovest sud ovest di Guasila poco distante dal ruscello Rio Pau e dell’omonimo nuraghe in località Is Arruineddas ai piedi di un modesto rilievo marnoso denominato Sa Costa de S’Olioni a destra della S.S. 547 che conduce da Guasila a Segariu quasi in corrispondenza dei confini tra i due comuni.
La zona risulta densamente abitata sin dalla preistoria. Infatti nella zona sino state rinvenute diversi utensili in ossidiana e sono presenti, oltre al già citato Nuraxi Pau, altri 7 nuraghi. Sulle sponde di Riu Pau sono inoltre stati segnalati due distinti abitati di origine romana con frequenti rinvenimenti, anche superficiali, di frammenti di embrici e di ceramica.

Della villa medioevale attualmente non rimangono vestigia evidenti in quanto posta in terreno aratorio fortemente sconvolto dall’attività dei mezzi meccanici che occasionalmente fanno affiorare cocci e altri materiali.
Il territorio della villa confinava con quello di Segariu, Craccaxia, Guasila, Prato Gimigliano (anche se questa forse e sorta successivamente allo spopolamento di Pau), Bangiu de Aliri, Aliri e Fraus.

Notizie e documenti storici:
I documenti relativi a questo centro sono piuttosto scarsi.
Il villaggio viene menzionato nella cosiddetta “donazione della Trexenta” e faceva parte dei villaggi trexentesi donati dal giudice Torgotorio al proprio figlio Salusio nel 1219.
Nel testo i confini vengono così riportati:

“..... et innij lassadu su saltu dessa villa de Banzo, et comenzat su saltu dessas villas de PAU et de Fraus dessa Encontrada de Trexenta com sa villa dita de Liri; dessa tupa dessos porcartzos, daynni calat su saltu dessa villa de Fraus serra serra, lassando a Liri totu fini a sa corte de gruttas de Liri ..... "

Al momento non risultano altre attestazioni della “villa” sia nelle composizioni pisane pervenuteci riguardante la Trexenta  che nelle carte di infeudazione del primo periodo aragonese (1324-1326 ?) ne in quelle del periodo successivo alla definitiva perdita dei possessi pisani nell’isola.
La villa non viene citata nemmeno nelle pur coeve raccolte di decime e censi delle diocesi sarde presenti nelle Collettorie dell’Archivio Vaticano che coprono il periodo 1341 – 1359 per quanto queste ci siano pervenute incomplete.
E’ ipotizzabile pertanto che il villaggio sia stato definitivamente abbandonato nel corso del XIII secolo.

Luoghi di culto
Non ci sono rimaste attestazioni di luoghi di culto.

Sergio Sailis

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