giovedì 10 marzo 2011

CRACCAXIA (Segariu)

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CRACCAXIA
di Sergio Sailis

Nomi alternativi:
Carrarza

Descrizione e localizzazione geografica:
I.G.M.: Foglio 547 sezione I – Sanluri, scala 1:25.000
Si trovava a circa 1,5 km a nord est di Segariu in località Craccaxia ai piedi di un modesto rilievo marnoso denominato Bruncu sa Pedra sulla riva sinistra del torrente Lanessi.
La zona risulta abitata sin dall’epoca nuragica come dimostrano i resti del nuraghe situato sulla vicina collina di Bruncu sa Pedra.

Della villa medioevale attualmente non rimangono vestigia evidenti in quanto posta in terreno aratorio fortemente sconvolto dall’attività dei mezzi meccanici che occasionalmente fanno affiorare cocci e altri materiali.
Il territorio della villa confinava con quello di Villamar, Sa Fa, Santa Giusta e Pau.

Notizie e documenti storici:
I documenti relativi a questo centro sono piuttosto scarsi.
Il villaggio viene menzionato nella cosiddetta “donazione della Trexenta” e faceva parte dei villaggi trexentesi donati dal giudice Torgotorio al proprio figlio Salusio nel 1219 (stile pisano).
Nel testo di questo documento, nel riportare i confini della curatoria, vengono indicati anche quelli del villaggio in esame:

“..... et innij lassat sos saltus dessa villa de Segariu, et comenzat su saltu dessa villa de CARRARZA dessa Incontrada de Trexenta cum sa dita villa de Mara Arbarey; daynnj de Sida Longa deretu a funtana Sabia de Pauli de Codis ; et daynnj deretu torrat a sa royna de Sa Fa, et innij confinant sos saltus dessas villas de CARRARZA; et de Sancta Iusta de Lanegi dessa dita Encontrada de Trexenta, secundu ut supra est naradu cum sa villa de Mara Arbarey..... "

Al momento non risultano altre attestazioni della “villa” sia nelle composizioni pisane pervenuteci riguardante la Trexenta che nelle carte di infeudazione del primo periodo aragonese (1324-1326) ne in quelle del periodo successivo alla definitiva perdita dei possessi pisani nell’isola.
La villa non viene citata nemmeno nelle pur coeve raccolte di decime e censi delle diocesi sarde presenti nelle Collettorie dell’Archivio Vaticano che coprono il periodo 1341 – 1359 per quanto queste ci siano pervenute incomplete.
E’ ipotizzabile percui che il villaggio sia stato definitivamente abbandonato nel corso del XIII secolo ed il suo territorio incorporato dalla confinante Segariu seguendone le sorti e staccandosi dalla Trexenta nel 1454 a seguito della vendita di quest’ultimo villaggio dai De Besora ai Sanjust e della conseguente lite giudiziaria che ne scaturì. Il villaggio lo troviamo di conseguenza menzionato in alcuni documenti del XV e XVI secolo pur essendo a quell’epoca era già spopolato.

Luoghi di culto
Non ci sono rimaste attestazioni di luoghi di culto.

Sergio Sailis

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