lunedì 17 gennaio 2011

PRATO GIMIGLIANO (Guasila)

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PRATO GIMIGLIANO
di Sergio Sailis

Nomi alternativi:Santu Millanu

Descrizione e localizzazione geografica: Si trovava a circa 2,8 km a sud ovest di Guasila in località Santu Millanu sulla sommità di un modesto rilievo marnoso che domina la strada comunale che conduce a Serrenti (*).
Della villa non rimangono vestigia evidenti in quanto posta in terreno aratorio fortemente sconvolto dall’attività dei mezzi meccanici che occasionalmente fanno affiorare cocci e altri materiali.
Il territorio della villa confinava con quello di Bangiu de Arili, con Fraus, con Pau e con Guasila.

Notizie e documenti storici:
I documenti relativi a questo centro sono alquanto scarsi. Se ne fa cenno nella composizione pisana del 1359 allorché, nel trattare le previsioni di incasso relative alla villa di Goy de Sila (Guasila), viene citato il possesso, da parte del comune toscano, di due starelli di terreno in “Villa de Prato Gimigliano”.

Al momento non risultano altre attestazioni della “villa” sia nelle altre composizioni pisane pervenuteci riguardante la Trexenta che nelle carte di infeudazione del primo periodo aragonese (1324-1326) ne in quelle del periodo successivo alla definitiva perdita dei possessi pisani nell’isola.
La villa non viene citata nemmeno nelle pur coeve raccolte di decime e censi delle diocesi sarde presenti nelle Collettorie dell’Archivio Vaticano che coprono il periodo 1341 – 1359 per quanto queste ci siano pervenute incomplete.
L’utilizzo del termine “villa” e il mancato inserimento nell’elenco delle ville autonomamente tassate ma bensì nell’elenco di quanto riscosso per la villa di Guasila lascia pensare che dovette essere un centro di ridotte dimensioni probabilmente di poco superiore ad altre tipologie insediative e di aggregazione economico-produttive medievali sarde citate in altri documenti (domus, curte, donnicalia, domestica, masone ecc.) e che probabilmente era già scomparso nel periodo della stesura del documento citato o poco tempo dopo.

L’esigua documentazione pervenutaci non consente di stabilire le cause ed il periodo definitivo di abbandono del centro.

Luoghi di culto:

La sua parrocchia era intitolata a San Gemiliano Vescovo. La "Iglesia de San Emiliano Arcibispo de Caller" è descritta nelle Respuestas del 1777 (**) ed ancora nel 1841 Angius segnalava nella zona l'esistenza della chiesa intitolata a San Gemiliano (Santu Millanu) della quale oggi non rimane che un cumulo di macerie oltre al toponimo.

Sergio Sailis



(*) Si ringrazia l'amico Riccardo Atzori per la disponibilità a visitare il sito.
(**) Si ringrazia l'amico Maurizio Serra per la cortese segnalazione relativa alle Respuestas.
 

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